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“... gamberi, ostriche, cannolicchi, piccoli crostacei vengono presentate di solito ciascuna in una bella cesta pulita

e su uno strato di foglie verdi”

La scoperta dell’Italia attraverso la sua straordinaria cultura culinaria. Un percorso ricco di sorprese, aneddoti,

incontri, momenti di condivisione attorno alla cucina e alla preparazione dei cibi. La bellezza unica di un paese

che può offrire straordinari ingredienti attraverso i quali raccontare storie fatte di passione, fatica, lavoro.

L’eccellenza della materia prima, la qualità delle lavorazioni, l’unicità di un territorio, le attività che ruotano

attorno al cibo, i mestieri e le abitudini che hanno regolato la vita dell’uomo per secoli: sono alcuni dei temi che

catturano l’attenzione del giovane Goethe durante il suo Grand Tour, che lo portò nel nostro paese dal 1786 al

1788, sull’onda di quanto erano soliti fare i giovani benestanti europei per arricchire il proprio bagaglio culturale.

Un viaggio coinvolgente, ricco di esperienze, che doveva durare pochi mesi ma si protrasse per quasi due anni,

il cui straordinario resoconto ha dato origine a “Viaggio in Italia”.

Italy discovered through its extraordinary culinary culture. A journey filled with surprises, stories, meetings,

moments of sharing in the kitchen, while preparing food. The unique beauty of a nation that offers extraordinary

ingredients through which to tell stories made of passion, sacrifice, hard work. The excellence of raw materials,

the quality of preparation, the uniqueness of a territory, the things that all rotate around food, the trades and

habits that have regulated the life of mankind for centuries: these are some of the themes that captured the

attention of a young Goethe during his Grand Tour, which led him to our country between 1786 and 1788, riding

the wave of what had become commonplace for well-to-do European youths looking to enrich their cultural

background. A captivating journey, filled with experiences, one that was supposed to last only a few months, but

which would extend for almost two years, the extraordinary tale of which gave life to “Viaggio in Italia”.

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